La partecipazione delle donne strategica per dar vita ad un nuovo Sud Italia
Edificare una società più accogliente
le donne
Grande rilievo l’Europa attribuisce alle donne per la ricostruzione e la rinascita post pandemia, considerata la necessità di una lettura della realtà che sia di più ampio raggio rispetto al passato, ossia che avvenga anche mediante “gli occhi”, la mente e il cuore delle donne, da sempre portatrici di valori materni insiti nella propria identità femminile, per intrinseca natura, che le rendono capaci di veicolare quella cultura materna di cui ha bisogno l’umanità per evolversi, innanzitutto sul piano umanitario che costituisce il presupposto per edificare una società più accogliente e più evoluta sul piano morale per poi saper progettare piani di sviluppo realmente al servizio dell’essere umano e del suo reale benessere.
Siamo d’accordo con chi sostiene che, finora, molti aspetti della realtà siano rimasti avvolti dal silenzio per essere mancata la partecipazione delle donne negli ambiti decisionali .
Siamo d’accordo, altresì, con chi è fortemente convinto che la ricchezza conoscitiva di cui le donne sono portatrici arricchirà la realtà di nuove conoscenze e saperi che la migliorerà.
Ciò vale anche per il Sud Italia, in cui, più che altrove, le donne sono state ridimensionate e relegate in ambiti di minor rilievo, ossia in ambiti non decisionali, non strategici per quanto attiene la definizione delle principali dinamiche socio-economiche, politiche e culturali.
E’ la storia umana, sociale, politica ed anche religiosa delle donne ad attestare la loro minacciata libertà di partecipazione negli ambiti rilevanti della vita.
Soprattutto il Sud Italia ha visto l’assenza della partecipazione femminile negli ambiti decisionali dei suoi territori.
L’impegno europeo ha destinato fondi anche per concretizzare la parità di genere che lo Stato italiano dovrà destinare anche alle donne meridionali per consentire la loro partecipazione, in termini decisionali, ai vari progetti che daranno impulso all’economia, alla vita sociale e alle politiche sanitarie dei territori del Sud Italia.
Ma non basta, lo Stato italiano dovrà vigilare affinchè si aprano nuovi varchi partecipativi alle donne del Meridione d’Italia, le quali siano in possesso di competenze e conoscenze che non hanno mai potuto esprimere non essendo tutelate da leggi ed azioni concrete precipue e mirate.
Sarà, pertanto, lo Stato italiano, in adesione all’impegno derivante dall’Unione Europea ad essere garante di un modo nuovo di vivere la propria vita da parte delle donne del Sud che aspirano ad essere partecipi della vita socio-economica e, pertanto, dello sviluppo dei loro territori.
Esse potranno divenire, nel contempo, artefici, di una nuova cultura della vita che vedrà le donne protagoniste e non spettatrici passive della realtà.
la Nostra missione
Migliorare la Società
Un nuovo sole irradierà le terre del Sud Italia e sarà il sole della conoscenza che sgorga dal pensiero femminile e dalla cultura materna delle donne, che civilizzerà quegli ambiti rimasti nell’arretratezza, che una forma atavica di maschilismo ha generato e perpetrato nel corso dei secoli, inibendo lo sviluppo sociale e culturale dei ridenti territori del Meridione.
Siamo convinti che vi saranno tante donne meridionali, di elevato spessore culturale ed intellettuale, nonché umanitario che risponderanno all’appello europeo di farsi promotrici dello sviluppo del Sud Italia ed è certo che lo faranno con passione ed amore.
Pronti per il Futuro
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