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Sviluppo Terre Depresse

Al di là dell’egosimo politico 

sviluppo

Si constata che davvero molto incessante è sempre stato il dibattito politico inerente lo sviluppo dei territori sofferenti perché pervasi dalla povertà.
Ma è vero che occorra passare dalle parole ai fatti.

 

È indubbio, difatti, che un nuovo pragmatismo dovrà affermarsi perché si concretizzino interventi finalizzati all’ emancipazione socio-economica dei territori più poveri.

Necessita porre in essere progetti concreti e non proferire solo parole astratte, predilette da chi si occupa di politica solo al fine di ammantarsi di quell’alone umanitario che attiri l’elettorato.

Molte sono le terre depresse in tutto il mondo ed anche molte sono anche in Italia e, più specificatamente, nel Sud Italia.

La motivazione di tale depressione socio-economica si ritiene sia causata dall’indolenza che caratterizza la mentalità dei cittadini meridionali italiani. 

Occorre precisare, per amore della verità, che tale indolenza appartiene anche allo Stato italiano, che ha lasciato nel silenzio l’abbandono economico del Sud Italia, quasi esso non facesse parte della nazione italiana.

A determinare tale indolenza dello Stato riteniamo possa essere stato l’egoismo politico di chi ha rappresentato, nel corso degli anni, il popolo italiano. 

Tale egoismo si è espresso nel concentrare l’azione politica in progetti dalla cui realizzazione i singoli rappresentanti dei partiti politici hanno tratto vantaggi personali e potere, come la storia politica italiana molto recente ha testimoniato.

Tale egoismo ha determinato un impoverimento progressivo dell’intera nazione italiana e l’incentivarsi delle terre depresse anche nel centro e nel nord Italia.

La crisi derivata dalla pandemia lo ha posto chiaramente in luce. È la dolorosa verità portata a galla dal coronavirus che ha svelato tragedie già in essere ma taciute, inerenti non solo la sanità, ma espressamente l’economia italiana, la mancanza di lavoro e l’esistenza di tanto” lavoro nero”.

Noi riteniamo che si debba porre mano ad un non più rimandabile impegno a favore della legalità, dell’umanizzazione e civilizzazione della vita politica.

In che modo?

Sicuramente attivando una serie di interventi che partano dalla popolazione che è preda della crisi e della povertà.

Tali interventi dovranno essere animati dall’intento di far vivere la giustizia sociale e l’equità sociale, calpestate da troppi anni.

Le donne e gli uomini di buona volontà dovranno farlo pacificamente, ma sempre in modo efficace e senza perdersi d’animo, ricostruendo gli argini della politica che pone al centro l’essere umano ed il suo valore imprescindibile.

 

 

 

la Nostra missione

Giustizia Sociale

È giunta l’ora della rinascita per le terre depresse italiane e, pertanto, delle terre depresse del Sud Italia.

L’Europa è attenta e vigile perché tale traguardo sia raggiunto. Ha stanziato fondi cospicui per attuare l’equità sociale dei suoi cittadini. 

Noi saremo coloro che dialogheremo con i cittadini del Nord e del Sud Italia per informarli relativamente alle tappe che si raggiungeranno attraverso l’utilizzo del Recovery per rendere progredite le terre depresse e ne daremo testimonianza. 

Allo stesso modo saremo testimoni di ogni ingiustizia che dovesse essere compiuta nel corso della rinascita che l’Europa ha voluto per il Nord, per il Centro e per il Sud Italia.

Il nostro slogan è stato, è e sarà “Non più terre depresse!”

 

Pronti per il Futuro

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